• Con il termine “reazione avversa al cibo” ci si riferisce a qualsiasi risposta clinica anomala dovuta all’ingestione di qualunque alimento o parte di esso inclusi supplementi, additivi, appetizzanti e conservanti.

E’ importante ricordare come il trattamento chimico o termico, a cui tali alimenti vengono sottoposti, può cambiare la conformazione chimica del composto innescando la risposta immunitaria.

Possono essere causate sia da reazioni immunologiche, come le allergie alimentari, sia da reazioni non immunologiche, come le intolleranze alimentari e le reazioni tossiche al cibo.

Le intolleranze possono essere enzimatiche: mancanza di determinati enzimi deputati alla digestione di un determinato alimento o parte di esso (es. intolleranza al lattosio, a causa della carenza di lattasi), farmacologiche (es. shock anafilattico) o indefinite.Il perché s’inneschino questo tipo di reazioni non è completamente conosciuto.

  • Sono una causa dei sintomi dermatologici, tra cui eritema e prurito, che interessano soprattutto padiglione auricolare interno, inguine, ascelle, spazi interdigitali delle zampe e perineo; ma anche di sintomi gastroenterici, quali vomito, diarrea e rumori intestinali.

Possono manifestarsi a tutte le età, ma il 30-50% dei casi presenta i primi sintomi sotto l’anno di età e l’83% sotto i tre anni di età. Non è infrequente anche la comparsa di segni clinici sotto i sei mesi di età o dopo i 7 anni di età. I sintomi NON sono stagionali e sono presenti tutto l’anno.

Possono essere periodici, nel caso in cui l’alimento responsabile venga dato solo in alcuni momenti dell’anno.

ALCUNE RAZZE sono PIU’ PREDISPOSTE di altre, come Labrador retriever- West Highland terrier- Boxer- Rhodesian ridgeback- Carlino- Maltese- Beagle.

GLI ALIMENTI più spesso responsabili sono: pollo, manzo, prodotti lattiero caseari, agnello, grano; MENO FREQUENTEMENTE sono coinvolti: soia, mais, uova, maiale, pesce e riso.

  • LA DIETA PRIVATIVA  è il metodo più efficace per capire a quale alimento o parte di esso il cane è allergico/intollerante. Possiamo utilizzare: dieta casalinga, dieta commerciale monoproteica, dieta idrolizzata.

Si raccomanda un periodo minimo 4 settimane ad un max di 10, a cui si fa seguire il test di provocazione alimentare, che consiste nel reintrodurre il cibo per il quale era subentrato il sospetto.