E’ un protozoo flagellato in grado d’infettare una vasta gamma di ospiti tra cui uomo, bovini,pecore, capre, roditori, uccelli, anfibi e naturalmente cani e gatti.

– Le prevalenze di questo parassita sono molto variabili e dipendono anche dalla zona geografica e dallo stile di vita dell’animale.

-Un cucciolo allevato in appartamento sarà sicuramente meno esposto rispetto ad un cucciolo all’interno di      un allevamento o di un canile mal gestito.

– Essendo Giardia spp. un parassita opportunista, tutti i fattori stressanti, la malnutrizione e altre patologie concomitanti, possono essere determinanti nell’insorgenza e nel decorso della malattia.

– come nella maggior parte delle infezioni-infestazioni a carattere parassitario, gli animali GIOVANI sono quelli che appaiono maggiormente soggetti a tali malattie

Provoca una sindrome da malassorbimento con sintomatologia diarroica, alle volte con tracce di sangue e muco

-la trasmissione avviene a seguito dell’ingestione delle cisti infettanti che hanno contaminato l’ambiente (cibo, acqua, terreno)

 

 

DIAGNOSI

A causa delle piccole dimensioni delle cisti, del loro colore pallido e del fatto che la presenza nelle feci è intermittente, la diagnosi può risultare lunga e talvolta complessa utilizzando più metodi di ricerca, tra cui:

< l’esame diretto dello striscio fecale a fresco

 

< tramite Kit specifico

 

<  tramite invio al laboratorio del campione fecale

TRATTAMENTO

Il vostro lavoro a casa è indispensabile:

– utilizzando shampoo per cani a base di Clorexidina all’inizio e alla fine del trattamento antiprotozoario, in modo da rimuovere l’eventuale presenza di forme infettanti presenti sul mantello;

– l’igiene dell’ambiente e la raccolta delle feci sono altri fattori determinanti nell’ottenere un buon risultato del trattamento;

– nel caso ci fossero altri animali o animali di nuova introduzione, anche in assenza di sintomatologia clinica, sarebbe opportuno eseguire un esame diagnostico

– inoltre, essendo Giardia  app. un parassita opportunista, lo stato immunitario, lo stress e una corretta alimentazione dell’animale, possono giocare un ruolo importante

ATTENZIONE: PUO’ ESSERE TRASMESSA ALL’UOMO!!! Le normali norme igienico-sanitarie, come ad esempio il lavarsi le mani dopo aver toccato il cane e raccogliere le feci, previene da un’eventuale trasmissione, ma non può essere esclusa.